NO TAV/ Rassegna stampa: un vero golpe dell’informazione

A proposito di informazione, fra l’altro sapevi che in Val Susa sabato 9 ottobre hanno manifestato 40/50 mila persone (clicca qui  12 ) contro la TAV??

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Riccardi ha capito la rovinosa sconfitta subita a Porpetto venerdì 15 ottobre e così il giorno dopo, alle ore 12.28 di sabato 16 ottobre, è corso ai ripari ed ha emesso un comunicato stampa per imporre la sua linea ai giornali, che sono usciti praticamente all’unisono nel dare informazioni di fondo depistanti e con tanto di locandine nelle edicole (Messaggero Veneto: “Tav Percorso ancora da decidere”, Il Piccolo ,”nella bassa la Tav ancora lontana”).  Fra l’altro l’assemblea organizzata dai “Comitati NO TAV della Bassa Friulana” diventa, nel comunicato della Regione, un incontro pubblico organizzato dal locale Comitato di persone contrarie all’opera”. Non parliamo poi della RAI-venduta, che, come al solito mette la sordina a quasi tutte le iniziative NO TAV.

Addirittura il Piccolo, oltre che riportare in cronaca regionale il testo integrale della velina di Riccardi, con tanto di sua foto, poi la riprende e le dedica molto spazio anche in cronaca locale (Grado-Bassa Friulana) in un articolo che, già esperita la posizione di Riccardi, doveva essere dedicato ovviamente alla cronaca dell’assemblea organizzata dai Comitati No Tav. Un articolo, quello del Piccolo,  che non dice nulla delle dichiarazioni di Comin e non pubblica neanche una foto dell’assemblea. Infine né sul Messaggero Veneto né sul Piccolo compare mai una bandiera NO TAV e quindi al lettore distratto può sembrare che sia stata una cosa organizzata da Riccardi. Diamo solo atto al Messaggero Veneto di aver pubblicato alcune  dichiarazioni di Carlo Comin rese note dai Comitati, senza però dire che Comin  è il responsabile del progetto dell’intera tratta Trieste-Venezia e non un qualunque dipendente di RFI. L’unica soddisfazione è che proprio il Piccolo si è trovato oggi costretto a pubblicare che l’accordo siglato a Trieste fra Zaia e Tondo, cioè quello sulla tratta bassa in Veneto, viene letteralmente demolito dalla Commissione per la salvaguardia di Venezia. (Clicca QUI)

E adesso cosa faranno questi bugiardoni??

Come potranno far finta di dimostrare all’Europa che, già tramite Brinkhorst fino ad ora ha lasciato passare tutte le boiate che sono state propinate in loco, che esiste un tracciato completo possibile, della tratta Venezia-Trieste ??

OGGI PIU’ DI SEMPRE: NO TAV,  NO CORRIDOIO 5

E considerando quello che è successo nella Val Susa, 40/50 mila persone in corteo (vedi qui) praticamente ignorate dai media, vuol dire che la TAV è un’operazione di una lobby trasversale (situazione confermata anche a Porpetto fra Riccardi e la Serracchiani e la gente lo ha capito benissimo!!) potentissima e pericolosissima; non a caso mentre ad altre cose più sovversive neanche quasi ci cagano invece ad ogni iniziativa NO TAV la DIGOS non manca mai !!

Sono ordini che partono dall’alto, dalla cupola mafiosa bi-partisan che comanda in italia

 

Rassegna stampa 17 ottobre 2010

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Il Piccolo 17 ottobre 2010 clicca sull’immagine

 

 

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DOMENICA, 17 OTTOBRE 2010
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Messaggero Veneto Pagina 15 – Udine

Porpetto. Assemblea pubblica con Riccardi. Adesso la priorità è presentare un progetto di massima per i finanziamenti

«Tempi lunghi per capire se l’opera serva»

Tav, percorso ancora da decidere

La Regione: sul tracciato definitivo i Comuni saranno coinvolti soltanto da gennaio

I COMITATI
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PORPETTO. Il percorso della Tav nella Bassa Friulana è ancora da definire: non appena ciò avverrà, cioè dopo che la procedura per le grandi opere porterà nelle sedi istituzionali competenti il progetto, la Regione coinvolgerà i Comuni interessati e procederà con le consultazioni affinchè questa possa essere condivisa da amministratori e popolazione. Intanto adesso occorre presentare all’Unione europea un tracciato preliminare per ottenere i finanziamenti della progettazione vera.
Lo ha ribadito l’assessore regionale alle Infrastrutture, Mobilità, Pianificazione Territoriale e Lavori Pubblici, Riccardo Riccardi, nel corso del confronto organizzato dai comitati No Tav, venerdì sera a Porpetto, presenti oltre duecento persone, al quale partecipava anche l’europarlamentare del Pd, Debora Serrachiani. Nel corso dell’incontro entrambi hanno affermato con decisione che l’opera ha come obiettivo di togliere il Friuli Venezia Giulia dalla marginalità, essendo compresa nei progetti di direttrici trasportistiche 6 della Comunità Europea, Corridoio 5, Lisbona- Kiev.
Se Riccardi ha sostenuto che si tratta di un’infrastruttura definita di carattere prioritario dall’Unione Europea, la Serrachiani ha confermato anche che questa deve essere fatta nel rispetto del territorio. Secondo gli esponenti dei vari comitati No Tav (da Trieste a Latisana, ma anche della Carnia) però, i due esponenti politici, non avrebbero risposto alle loro domande, ovvero: “Cos’è oggi, dal punto di vista progettuale la tratta Av/Ac del Corridoio 5 Venezia- Trieste? A cosa serve? Quanto costa? Quando verrà  fatta?”, perciò, come hanno ribadito e due portavoce dei No Tav, Giancarlo Pastorutti, e Paolo De Toni, «andremo a discutere in Europa, a Bruxelles, con cui ora abbiamo aperto una corsia preferenziale».
Sono stati mostrati alcuni filmati audio- video, su incontri, consigli comunali e audizione europea, facendo ascoltare anche il geologo di Rfi, Comin (minaccia querele su chi lo cita), che affermava che la Av/Ac non avrebbe più senso per mancanza di passeggeri, mentre la vera criticità è il porto di Trieste che non genera traffici verso est, sostenendo che questa sarà un’opera che forse vedrà la luce tra 70-80 anni, in quanto non ci sono i soldi per realizzarla e non si sa neppure se servirà.
Riccardi ha affermato che i costi benefici potranno essere delineati solamente quando sarà espletata la procedura di Vas, che non è ancora stata avviata, ma i rappresentanti dei vari comitati hanno ribadito il loro nò ad un’opera impattante per il territorio, mentre l’ex sindaco di Porpetto, Cecilia Schiff, ricordando tutte le sua battaglie contro la Tav, ha messo in guardia tutti dal realizzare l’opera.
Francesca Artico
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Il Piccolo 17 ottobre 2010

 

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