Rassegna stampa sulla
manifestazione della Fiom
+ critica del sindacato concertativo
Repubblica
Fiom a Roma, S. Giovanni gremita
“Ora sciopero generale” – Video
Foto gli operai: 1 –2 / striscioni / pupazzi
i personaggi / Video volti e voci dal corteo
LA DIRETTA Centinaia di migliaia alla manifestazione dei metalmeccanici. Landini ed Epifani: “Continuare la battaglia”. Di Pietro: “Qui contro il governo”. Ovazione per Vendola. Bersani manda il fedelissimo Fassina. Fugati i timori del ministro Maroni: la protesta si è svolta pacificamente
Corriere
«Pronti a sciopero generale» Fiom in piazza video1|2–foto
19:48 CRONACHE Il corteo della Fiom invade la Capitale: nessun incidente. Il leader Cgil Epifani: «Italia a rotoli, situazione pesante.
In assenza di risposte noi pronti a fermare il Paese»Il discorso
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Riceviamo e pubblichiamo
Una critica alla credibilità antagonista della FIOM
Mi trovo d’accordo con M. , e devo dire che sono preoccupato e stupito
dal fatto che le sirene della CGIL siano in grado di ammaliare tanti lavoratori.
Lavoratori che ormai dovrebbero aver capito da che parte sta la CGIL: dalla sua.
Dalla sua e non da quella dei lavoratori, perché firma accordi con stato e
padroni ad assoluto detrimento dei lavoratori e a favore suo e delle altre
confederazioni, nonché, ovviamente, a favore dei padroni (a partire dal 31
luglio ’92 INIZIO DELLA CONCERTAZIONE E ABOLIZIONE DEFINITIVA DELLA SCALA
MOBILE, continuando con la RIFORMA DELLE PENSIONI DINI, L’AVALLO DEL PACCHETTO
TREU, l’infamissimo PROTOCOLLO SUL WELFARE, il tentativo di sottrarre il TFR
con i FONDI PENSIONE).
Dalla sua perché c’è da spartire l’enorme torta degli ENTI BILATERALI , e
quindi rientrerà nei ranghi buona buona con CISL UIL e UGL a dividersi il
welfare privatizzato nelle società miste (bilaterali appunto) con
CONFINDUSTRIA.
Tra l’altro, non credo che sia corretto parlare di una manifestazione della
FIOM, come se fosse un’organizzazione a sé stante. Chiamiamola con nome e cognome: FIOM-CGIL.
Alla fine della manifestazione della FIOM-CGIL infatti parlerà Epifani, non Landini.
Io non ho la sfera di cristallo ma Epifani ha già dato delle direttive: si deve tornare ai tavoli con le altre confederazioni. Non penso quindi che le conclusioni di sabato saranno diverse.
Come scrive M., che la CGIL si faccia paladina della democrazia
sindacale, è una presa in giro e un insulto a tutti i lavoratori, non solo per
il 33% nelle rappresentanze sindacali, ma anche per la continua opera di
apartheid nei confronti del sindacalismo di base, anche da parte della FIOM
nelle fabbriche metalmeccaniche, e anche nel settore pubblico, dove il 33% non c’è.
Per chi non ne è al corrente, la CGIL è attualmente al tavolo PER UN NUOVO
PATTO SOCIALE con le associazioni padronali; le trattative in corso hanno al
primo punto LA RIFORMA DELLE RELAZIONI SINDACALI, con la definitiva uscita di
scena dei rappresentanti eletti dai lavoratori per affidare tutta la
rappresentanza alle organizzazioni firmatarie di contratto. Questa è la loro idea di democrazia. Sarebbe come se il mostro di Marcinelle guidasse una campagna contro gli abusi sull’infanzia.
E se tanti lavoratori hanno la tessera della CGIL perché pensano che curi i loro interessi, beh, sbagliano.
E l’opera quotidiana di chi milita nei sindacati di base è anche quella di far capire loro l’errore, e le contraddizioni insanabili che esistono tra quello che CGIL CISL UIL E UGL predicano e quello che realmente fanno.
La maggica FIOM ha firmato negli anni contratti indecenti, pochi spiccioli disalario barattati con sempre meno diritti e sempre più lavoro da fare,straordinari obbligatori, allungamento dell’apprendistato.
La CGIL nel suo complesso ha prima rifiutato a parole l’accordo sulla riforma
contrattuale, ma lo ha poi applicato nei fatti siglando nelle aziende accordi
peggiorativi del contratto nazionale.
In molte aziende ed enti le controparti per i lavoratori sono due, padrone (o
dirigenza) e CGIL CISL UIL con altri sindacatini gialli.
Spero che queste considerazioni siano utili.