Si è svolta quest’oggi sotto gli uffici dell’assessorato ai trasporti della regione una conferenza stampa del Comitato NOTAV di Trieste e del Carso per ribadire le ragioni dell’opposizione a qualsiasi tracciato dell’alta velocità.
Nell’occasione, e in vista della firma prevista per il 12 ottobre a Trieste fra Italia e Slovenia per il nuovo tracciato, è stata consegnata alla segretaria dell’Assessore Riccardi una copia del libro “Corruzione ad alta velocità” con in allegato la lettera qui sotto.
Prossimi appuntamenti:
-12 ottobre in piazza Unità sotto il palazzo della giunta regionale (ora da stabilire quasi sicuramente in mattinata) presenza Notav sotto il palazzo in cui firmeranno l’accordo
-15 ottobre a Porpetto incontro pubblico dei comitati della bassa con Riccardi e la Serracchiani
Trieste, 8 ottobre 2010
LETTERA APERTA ALL’ASSESSORE REGIONALE RICCARDO RICCARDI
Egregio Signor Assessore
Le facciamo dono di una copia del libro “Corruzione ad alta velocità”, libro che illustra, a nostro parere molto chiaramente, come spesso gli interessi legati alla realizzazione di grandi opere, come la TAV, si siano trovati in passato in rotta di collusione (non è un errore di battitura) con gli interessi di gruppi della criminalità organizzata desiderosi di partecipare ai lucrosi affari collegati con opere che costano miliardi di euro consentendo talvolta il riciclaggio di denaro sporco da investire una volta ripulito.
I meccanismi individuati e descritti in questo libro sono ancora praticabili ed attuali.
Questo anche per dirLe che la contrarietà a certe opere non è solo ed esclusivamente di carattere ambientalistico.
Comunque ci permetta di farLe presente che, se la vantata salvaguardia della val Rosandra è un fatto positivo, il nuovo tracciato, per come è possibile vederlo dal misero disegno reso pubblico una sola volta sul “Piccolo” di Trieste, finirà comunque per sconvolgere la vita del Carso e anche quella degli abitanti del tratto previsto per la penetrazione fino alla stazione centrale, da Prosecco a Roiano, quindi rioni cittadini densamente abitati, dei quali sembra che nessuno si interessi.
Inoltre il costo di questa opera finirà per gravare pesantemente sui conti di un paese, l’Italia, che è ben lontano dall’essere uscito dalla crisi ed il cui il debito pubblico è in costante aumento.
Nessuno è ancora riuscito a dimostrare che l’opera, se realizzata, potrà riuscire a pareggiare con le entrate i costi relativi neppure alla normale gestione e manutenzione (men che mai a recuperare i fondi investiti), mentre sono ampiamente preventivati oneri in crescita per le future generazioni, con debito pubblico aumentato da compensare con nuovi tagli su sanità, istruzione, pensioni ecc..
Tutto questo ci indica che ci vorrebbe un serio ripensamento sulla utilità di dei finanziamenti di opere di questa portata, quando invece, a nostro parere, sarebbe più utile e positivo finanziare il recupero e la manutenzione delle tratte e dei treni esistenti.
Tenga presente inoltre che sul Carso triestino esistono già oggi, in rapida successione, ben tre stazioni dotate di molti binari (Prosecco, Opicina e Sesana) già pronte per l’uso, magari con pochi interventi dalla spesa limitata, ed una quarta potrebbe essere ripristinata in zona Aurisina (esiste il sedime parzialmente disarmato dei binari).
Interventi ben più leggeri quindi potrebbero riportare rapidamente Trieste e le sue non poche strutture ferroviarie ai livelli internazionali di 30 – 40 anni or sono (fruendo in più dei miglioramenti tecnologici intervenuti), cosa che per la città (e per il paese) sarebbe un enorme passo avanti rispetto al progressivo degrado cui l’hanno relegata le FFSS prima e RFI poi.
A conclusione Le facciamo presente che il manto di segretezza in cui sembra essere avvolta l’ipotesi di progetto e la proposta di nominare un commissario, per accelerare (quindi ridurre i tempi anche di discussione e dibattito) le procedure non sembrano deporre, a nostro avviso, a favore di questo necessario ripensamento né della auspicata trasparenza e condivisione con gli abitanti degli atti necessari alle realizzazioni previste.
Sperando di averLe chiarito, almeno in parte, le posizioni di chi ritiene inutile e disastrosa (non solo ambientalmente) la progettata realizzazione della TAV,
Le porgiamo i nostri auguri di buona lettura
Comitato NOTAV di Trieste e del Carso
notavtriestecarso@gmail.com