Sequestro CSA/ Sabato 19 dicembre CORTEO: comunicato e piantina

Udine 19 dicembre

Il Corteo si è svolto nonostante la neve.

Anche con condizioni proibitive

circa 250 persone

sono comunque venute a manifestare

 

AUTOGESTIONE:

 

desiderio del presente

 

necessità del futuro

http://94.32.108.10/webcam/Udine

Udine 19 dicembre 2009

Manifestazione – Corteo

Contro il sequestro del CSA

Contro le denunce

Contro la criminalizzazione delle lotte

Concentramento alle ore 15.00

nel parcheggio di Viale delle Ferriere

di fronte a Via Scalo Nuovo

 

Sul Friuli si stanno abbattendo livelli di repressione finora sconosciuti. Ricordiamo solo, un anno fa, l’arresto di alcuni esponenti dei disobbedienti nell’Isontino con l’inverosimile accusa di spaccio di stupefacenti e più recentemente il fuoco di sbarramento contro il Sunsplash, un festival Reggae di notorietà internazionale che si teneva ad Osoppo (l’ultima volta era stato inaugurato dal Ministro giamaicano della Cultura in persona) costretto a trasferirsi nella più ospitale Spagna per i continui controlli e denunce.

In questo quadro si inserisce la repressione che sta colpendo sia il Centro Sociale Autogestito sia il Movimento Studentesco di Udine.

Il CSA di Udine è attivo fin dal 1987, prima in via Volturno e (dal 2006) in un edificio di proprietà delle ferrovie in via Scalo nuovo, e costituiva, fino al 10 dicembre l’unico centro sociale occupato di tutta la regione.

Da mesi è in corso un processo contro 36 presunti occupanti. Su questa “normale” vicenda processuale si sono innestati nell’ultimo anno una serie di eventi di inaudita gravità.

Settembre 2008: i carabinieri compiono una perquisizione a sorpresa del CSA, forzano le porte e sequestrano computer e documenti. Il pretesto è dato da una denuncia presentata da una giornalista simpatizzante dell’estrema destra, molestata via internet da qualche ignoto. Gli inquirenti cercano di scaricare sui frequentatori del CSA, la responsabilità delle molestie. Dalla perquisizione si origina una ulteriore denuncia per occupazione contro i titolari dei contratti Enel e telefono.

Ottobre 2008: proteste contro la “riforma” Gelmini, la polizia interviene durante un’occupazione del liceo scientifico Marinelli di Udine identificando i presenti. Ordinaria amministrazione ?

Settembre 2009: poco dopo la manifestazione contro la presenza del negazionista Irving a Udine il sito libertario regionale viene danneggiato da un attacco hacker. I danni sono così gravi da obbligare a trasmigrare presso un altro provider e rifare un nuovo sito. Coincidenze ?

Novembre 2009: due studenti maggiorenni del Marinelli si vedono notificare un decreto penale di condanna a 15 giorni di arresto (commutati in una multa di 570 euro a testa) per l’occupazione della scuola dell’anno precedente, Per un’altra ventina di studenti (minorenni all’epoca) la causa è pendente davanti al Tribunale dei minori. Probabilmente è la prima volta che l’occupazione di una scuola provoca una condanna penale. Grande sconcerto in città: il preside nega di aver presentato denuncia e si dice “sgomento” per l’accaduto, persino alcuni deputati (tra i quali l’ex PM Casson) presentano un’interpellanza parlamentare sull’argomento.

10 dicembre 2009 i Carabinieri, su ordine della Magistratura, effettuano il “sequestro preventivo” del Centro Sociale Autogestito apponendo i sigilli ai locali. Otto studenti (quasi tutti minorenni) presenti per una riunione del Movimento Studentesco vengono identificati, fotografati, pesantemente intimiditi e nei giorni successivi convocati in caserma per vedersi notificare l’avvio di una indagine a loro carico.notare che le Ferrovie, proprietarie dello stabile, non hanno mai richiesto alcun sequestro che risulta quindi il risultato di un’autonoma iniziativa di Carabinieri e Magistratura.

Anche la formula del “sequestro preventivo” di uno spazio occupato è del tutto inedita.

Il rischio è che, come spesso è successo in passato nel bene e nel male (pensiamo alla nascita della Protezione civile e al “modello Illy”) questa Regione costituisca una sorta di “laboratorio” per ricette da applicare nel resto del Paese.

Intanto la mobilitazione cresce. Primo appuntamento a Udine il corteo di protesta del 19 dicembre (in solidarietà anche con i contemporanei eventi di Torino)

 

viascalonuovo