Messaggero Veneto del 19/09/10
La Regione: avanti decisi con la Tav
SAN GIORGIO. «La Bassa Friulana è una zona cruciale per infrastrutture che la attraversano per la sua vocazione industriale e turistica: per questo nella conferenza regionale del 27 settembre, tratteremo anche i temi relativi alla terza corsia della A4, all’Alta Velocità, alla portualità, all’interporto di Cervignano, e della ferrovia perché proprio la Bassa costituisce la parte terminale di quel corridoio Nord Sud Adriatico-Baltico alla quale la Regione guarda con grande attenzione». Riccardo Riccardi, assessore regionale a Mobilità e Infrastrutture di Trasporto, delegato alla Protezione civile, parlando del Corridoio 5, o Alta velocità/Alta capacità, ha ribadito «che la Regione prosegue nelle attività necessarie alla realizzazione della Tav in Friuli Venezia Giulia. La progettazione va avanti e l’obiettivo sarà raggiunto il 31 dicembre, con la consegna da parte dell’Italia del progetto preliminare del tracciato Venezia-Ronchi, anche per non perdere i benefici comunitari. Riccardi, ha inoltre sottolineato che la predisposizione del tracciato va avanti in base alle intese già sottoscritte nella precedente legislatura, le quali, pun non avendo incontrato l’unanimità dei consensi (mancano quelli di Porpetto e Villa Vicentina), ha ottenuto una larga adesione dei comuni coinvolti. «Noi siamo a disposizione per un confronto teso ad allargare il consenso, ma non possiamo pensare che il progetto di un’opera strategica per la Regione Fvg e per l’Italia, possa essere fermata». In merito alla sua presenza a Porpetto al convegno del 15 ottobre organizzato dai comitati No Tav, presente anche l’europarlamantare del Pd Debora Serrachiani, Riccardi è ben conscio di andare «nella gabbia dei leoni, ma ci vado – afferma deciso – e non sarò per nulla intimorito: sono disponibile a dare risposte alle domande a confrontarmi sulle idee e sulle proposte per arrivare alla massima condivisione del progetto della Tav, ma sia ben chiaro che la Regione va avanti». L’assessore regionale, ricorda che, come ci si è confrontati con istituzioni, comitati e cittadini per il tratto Trieste-Divacja, la Regione è disponibile anche per il tratto della Bassa Friulana, ma non è disponibile a bloccare un progetto che ritiene essenziale per il futuro e lo sviluppo della regione Fvg, e dell’intero Paese. Intanto i comitati No Tav, affilano le armi in attesa del 15 ottobre, per cercare di mettere in difficoltà l’assessore. Interessante sarà anche capire quale sarà la posizione che l’europarlamentare Serrachiani adotterà sull’argomento Av/Ac, meglio nota come Tav e Corridoio 5. Francesca Artico