Le stragi nelle cisterne:
35 morti in 4 anni
Morire in una cisterna è una cosa particolarmente assurda proprio perchè è un evento, in linea di principio, del tutto evitabile. Il fatto che le morti e le stragi nelle cisterne accadano così frequentemente rappresenta, purtroppo, una drammatica dimostrazione di come i lavoratori vengano mandati al massacro, alla faccia delle chiacchiere sulla prevenzione; … e Napolitano si “indigna” …
———————————————————–
UNA VERITA’ TIRA L’ALTRA
13 settembre
Nel capoluogo ligure una nave con fusti tossici: malori tra i lavoratori
Genova, 30 portuali intossicati in due giorni
Capua, il pm: “Violate le norme di sicurezza”
Una decina di indagati per la morte dei tre operai nell’azienda del Casertano.
Repubblica 12 settembre
La figlia di un operaio morto: “Trattati come schiavi”
La cognata aggiunge: “I testimoni devono far giustizia, ci devono dire come sono andate le cose”. E poi un dettaglio che rende ancora più tragico quanto avvenuto: “Giuseppe, li dentro, aveva tanta paura di morire”.
Dossier: le cisterne killer
La strage delle cisterne killer
35 vittime in 4 anni
Pochi controlli e attrezzature inadeguate. “Colpa della spirale dei sub appalti”
di DAVIDE CARLUCCI
QUELLI che ne escono vivi devono ringraziare di aver messo da parte il loro senso istintivo di solidarietà operaia. Le cisterne killer, infatti, usano le loro prime vittime come esche per attirare le seconde. Una dinamica ricorrente, nella ricca casistica delle morti per asfissia registrata dalle cronache e dagli istituti che si occupano di sicurezza.
Negli ultimi quattro anni 35 operai sono morti così. Grandi tragedie che impressionano per il modo atroce con cui si consumano e per le stragi che determinano: i sei morti di Mineo, in provincia di Catania, che l’11 giugno 2008 stavano pulendo la vasca di un depuratore; i cinque che tre mesi prima a Molfetta, in Puglia, lavavano la cisterna di un camion; i tre addetti agli impianti di raffineria della Saras di Sarroch, in provincia di Cagliari, soffocati in pochi minuti nel maggio del 2009. Uno stillicidio che è proseguito fino al 25 agosto, quando nelle campagne di San Ferdinando, in Puglia, le esalazioni di gas hanno ucciso il 51enne Antonio Della Pietra, che s’era calato in fondo a una cisterna di acqua piovana profonda circa sei metri per impermeabilizzarla.
Repubblica 11 settembre
Strage sul lavoro a Capua tre operai morti in una cisterna
Un mese fa incidente nel Barese: un morto
E a gennaio, a Tortona, due morti nella cisterna
Stavano lavorando alla bonifica del grande contenitore della ditta farmaceutica Dsm (foto) nella cittadina nel Casertano. Avevano 43, 50 3 63 anni, tutti campani. I corpi sono stati recuperati. La causa dovrebbe essere una asfissia per le esalazioni / MAPPA / FOTO
Corriere 11 settembre
CRONACA
Tragedia sul lavoro a Capuatre operai morti in una cisterna|
Foto
14:22 CRONACHE Stavano lavorando alla bonifica di una cisterna nella ditta farmaceutica olandese Dsm. Due corpi recuperati, si lavora per il terzo. Sono stati uccisi dalle esalazioni. Inutili i tentativi di soccorso. E il numero dei morti sul lavoro cresce spaventosamente