Giovedì 2 Settembre 2010, Il Comitato No Tav ed il proprietario del terreno Carlo Costantini Scala hanno fermato ieri le operazioni di carotaggio per la Tav nella frazione di Castions delle Mura. Sul posto i carabinieri della Stazione di Torviscosa.
Le prime avvisaglie si erano avute martedì sera quando il proprietario aveva notato la macchina per i carotaggi sul proprio terreno, pronta ad entrare in azione nelle prime ore di mercoledì. Avvertito il presidente del Comitato No Tav, Giancarlo Pastorutti, di buon mattino un gruppo di persone ha presidiato la zona interessata. L’intervento dei carabinieri, con la constatazione della mancanza di qualsivoglia autorizzazione, ha comportato l’uscita dal terreno dove dovevano essere eseguiti i carotaggi. Sul posto anche l’assessore comunale all’ambiente, Lorenzo Ferigutti, all’oscuro di tutto così come il proprietario.
«Sono sbalordito – ha dichiarato Costantini Scala – per aver subito una violenza nel mio privato. Fosse stata avanzata una richiesta, avrei potuto anche accondiscendere ma non posso giustificare l’arroganza per cui denuncerò l’occupazione abusiva del terreno e i danni subiti». Per il presidente del Comitato No Tav di Bagnaria Arsa, anche a nome dei vari Comitati, «questa è un’ulteriore dimostrazione di come, in Regione e a Roma, si stia gestendo di nascosto questo progetto di “pubblica utilità”, addirittura con violazione di proprietà privata».
È probabile, pensano i comitati, che alla base ci sia la necessità di dare un’accelerazione alle operazioni in quanto, com’è stato scritto nei giorni scorsi, entro la fine dell’anno il Governo italiano dovrà consegnare il progetto preliminare tra Venezia e Ronchi dei Legionari. A ciò si è richiamato l’assessore regionale ai trasporti, Riccardo Riccardi, il quale ha spiegato ieri che «la progettazione sta andando avanti sulla base delle intese già sottoscritte nella precedente legislatura le quali, pur non avendo incontrato l’unanimità dei consensi hanno ottenuto una larga adesione dei Comuni interessati. Noi siamo pronti a lavorare, come abbiamo fatto per la Trieste-Divaccia, per allargare il consenso ma non possiamo pensare che il progetto di quest’opera strategica per il Paese e la Regione si possa fermare». Si potrebbe essere d’accordo, ma «senza cadere nell’illegalità e nel ridicolo», scrive il consigliere regionale di Rifondazione comunista Roberto Antonaz in un’interrogazione urgente al governatore Tondo. Antonaz chiede di conoscere se «la Regione fosse informata, se non ritenga l’iniziativa scriteriata in quanto il percorso deve ancora essere definito, e se non consideri superata la realizzazione della Tav».
sul Gazzettino online
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